Vivere aprendo il cuore. Federico Pini ci parla del suo libro e del suo rapporto con gli angeli.
È uscito lo scorso 3 maggio il suo libro “una finestra sul Cielo”. Un testo profondo che racconta un percorso interiore verso la fede. Cosa spinge un uomo ad aprire le porte della propria interiorità per farla oggetto di un libro.
Questo libro nasce dal desiderio di prendere per mano il lettore, rendendolo partecipe della mia esperienza di fede, senza però voler convincere nessuno. Ho pensato che raccontare la mia esperienza, così particolare, legata all’angelo custode potesse essere di aiuto agli altri. Spero che questo libro possa fare tanto del bene e gettare un seme di speranza
La Figura dell’angelo custode è l’emblema del suo libro. La scoperta della sua presenza, l’accettazione e il dialogo costante in momenti difficili della sua vita. Come si vivono queste fasi.
Si vivono aprendo il cuore, con riconoscenza, ai piani che il Cielo ha in serbo per ognuno di noi. Dio ci parla in tanti modi, sa che ogni persona è diversa. Dobbiamo tornare bambini, e non lasciare che le sovrastrutture razionali soffochino i nostri slanci spirituali.
Federico Pini, è un giornalista, e come tale ha seguito ancor di più l’emergenza Covid. Una dura prova anche per chi ha fede. Quasi come se l’angelo custode di molti fosse andato in vacanza.
E’ sempre stato un nodo cruciale il rapporto tra fede e sofferenza. Nel dolore gli angeli non ci abbandonano, sono sempre al nostro fianco. Il coronavirus sta uccidendo tante persone e tante altre le sta condannando ,in una corsia di ospedale, all’isolamento. E’ vero, spesso anch’io mi domando: perché tutto questo? Poi penso a Gesù, a quanto ha sofferto sulla Croce per noi, per renderci liberi.
Lui ha sconfitto la morte e ci ha promesso un’altra vita, al suo fianco, in Paradiso. Io ho perso un caro amico, Paolo, operatore di riprese tv, con il quale pochi mesi prima della sua morte avevo seguito il Festival di Sanremo. Per me è stata una grande sofferenza. Gli avevo parlato degli angeli, e sono sicuro che Gesù lo ha accolto in Paradiso.
Nel suo libro racconta il momento in cui ha ricevuto i sacramenti della comunione e della Cresima, in età più che adulta, (visto che i suoi genitori l’avevano soltanto battezzato alla nascita). Quanto pensa possa essere importante nella vita di un uomo fare queste scelte in modo consapevole e non per conformismo religioso.
Accostarsi alla Comunione in età adulta è un’esperienza diversa, consapevole, scevra da qualsiasi condizionamento. Dio lascia sempre libero l’uomo di scegliere di stare dalla sua parte. E questo credo sia il valore più grande, segno di un Amore Misericordioso che non ha davvero confini.
Abbiamo tutti bisogno di un Angelo Custode, ma non tutti riescono a trovarlo. Qual è il segreto.
Tutti abbiamo un angelo custode al nostro fianco , un essere purissimo che ci guida. La preghiera, ce lo dice anche la Madonna nelle sue apparizioni, è la chiave per rendere il nostro cuore fertile e ricettivo
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